Il cambio di stagione può risultare impegnativo, e non è affatto strano sentirsi giù di tono o stanchi. In certi casi, questo momento di transizione può divenire una vera e propria patologia, chiamata Disturbo Affettivo Stagionale. Si tratta di un accumulo di disturbi dell’umore: i sintomi più comuni sono sonnolenza ed eccessivo bisogno di dormire, spossatezza, astenia, stato depressivo generalizzato, eccessivo appetito con particolare riferimento al bisogno di carboidrati.
Ad acuire queste sensazioni, c’è poi il cambiamento dell’orario: il passaggio dall’ora legale a quella solare influenza il ritmo sonno-veglia, a causa delle modifiche nei livelli di serotonina e melatonina, dovute alle variazioni nella durata della luce e nell’esposizione alla stessa. L’esposizione solare infatti gioca un ruolo cruciale: non a caso, il Disturbo Affettivo Stagionale è maggiormente presente alle latitudini della regione artica. E la copertura nuvolosa può contribuire a enfatizzare gli effetti negativi del disturbo, comportando un ritardo nel ritmo circadiano.
Quando affiorano forme di disagio e un senso generale di malessere, è il caso di intervenire con un’adeguata integrazione alimentare. In primo luogo, bisogna sostenere l’organismo con buone abitudini: una dieta equilibrata, esercizio fisico e apporto vitaminico supplementare.
Tra le vitamine più efficaci e indispensabili per l’organismo, emerge la vitamina D, nota anche come vitamina del sole. Non è importante solo per la salute delle ossa, ma svolge un ruolo essenziale in numerose altre funzioni. La forma attiva della vitamina D agisce quasi come un ormone, regolando il funzionamento di vari organi e svolgendo un ruolo cruciale nel supporto del sistema immunitario.
Quando soddisfiamo il fabbisogno di vitamina D, tutto il nostro organismo ne trae beneficio: ancora di più durante i cambiamenti stagionali.
La vitamina D presente negli alimenti è limitata, ottenerne una quantità adeguata solo attraverso l’alimentazione è quasi impossibile. La maggior parte del nostro fabbisogno viene soddisfatta dall’esposizione al sole pertanto è consigliabile, su indicazione del medico o del farmacista, considerare l’integrazione specifica.
Dott.ssa Silvana Arduino, pediatra.